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Raccolta differenziata: Loiano scende dal 29° al 33° posto

Nonostante l’aumento della percentuale di differenziata raccolta nel nostro Comune, la sua posizione nella classifica di quelli  più virtuosi, la vede scendere rispetto al 2010.

E’ ciò che si legge dal rapporto annuale sui rifiuti pubblicato da ARPA .

A Loiano, nel 2010, si è raccolta una percentuale del 38,7% contro il 40,1%* del 2011. Ciononostante altri Comuni hanno fatto meglio facendo scendere il nostro di qualche punto in ‘classifica’. A questo va aggiunto che cresce la produzione di rifiuti pro-capite (580kg/abitante nel 2010 contro i  590kg/abitante nel 2011).

 

La media di raccolta differenziata fra i Comuni della provincia è del 40,7% del totale, ma vede situazioni di eccellenza dove la raccolta porta a porta è ormai prassi consolidata:  Monte S Pietro (79,1%), Sasso Marconi (68,4%), Monteveglio (68,8%).

Possiamo comunque consolarci leggendo i dati di quelli vicini : Monzuno 30,8%, Monghidoro 37,9%, Monterenzio 33,2%.

 

* ricordiamo che la normativa europea sancise un obiettivo del 65% entro il 2012. In caso contrario i Comuni (e quindi i cittadini),  verranno pesantemente sanzionati.

novembre 2012

data pubblicazione: 
Sabato, 24. November 2012 - 21:20
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Commenti

Tanti e tanti anni fa , quando si cominciò a parlare di differenziata mi sono interessato del problema e dopo aver letto diverse fonti avevo capito che la raccolta con i bidoni non raggiunge i risultati richiesti dalla legge .
Ho riferito questo al Sindaco che evidentemente non ne ha tenuto conto visto che malgrado le ulteriori discussioni avute non ha cambiato idea.
La cosa che più mi ha sorpreso allora e che ancora continua a stupirmi è che la differenziata per questa amministrazione non è mai stata una scelta ma un obbligo.
Se veramente si fosse creduto che al mondo c'è la necessità di produrre meno rifiuti e soprattutto di riciclare il più possibile si sarebbe fatta la scelta del porta a porta già tanti anni fa.
Faccio notare che presto saremo costretti dai fatti a passare al porta a porta e che tutti i costi sostenuti per i bidoni e la raccolta fatta fino ad ora saranno soldi in parte sprecati.
Purtroppo si sono fatte scelte di ripiego che come sempre graveranno sui cittadini

Nel giornalino di Cosea che presentava gli eco-punti (?), Il Sindaco Maestrami scrive fra l'altro: "...in questo caso (il mancato raggiungimento dell'obiettivo del 65% ndr) l'unica alternativa possibile sarà la raccolta porta a porta con tutti i disagi che ne consegue". La raccolta porta a porta può essere anche disagevole, ma è l'unico strumento oggi attuabile per raggiungere gli obiettivi prefissati dalle normative europee. Inoltre è sufficente guardare altri Comuni che la attuano e scoprire che poi non si sono verificate delle sollevazioni popolari. In sostanza, noi saremo multati e loro no. Bisogna poi ricordare che nel nostro Comune è aumentata anche la produzione di rifiuti pro capite, arrivando a 590kg/abitante/anno contro i 580 del 2010 ed i 520 della media nazionale. Quindi, non solo si è fatto poco per aumentare la differenziata, ma non si è fatto nulla per diminuire la produzione di rifiuti.Dispiace dirlo ma è del tutto evidente che ci si è sostanzialmente disinteressati al problema per rimandarlo alle amministrazioni (e generazioni) future.

aggiungo che non si capisce se il problema sono i rifiuti o i disagi per i cittadini.
Spesso chi amministra si preoccupa di mantenere il consenso e non di risolvere i problemi.
Quello che bisogna fare è cambiare cultura.
Ogni problema che è dato dalle nostre abitudini e dai nostri comportamenti ha una soluzione.
E' indispensabile "educare" le persone al comportamento più consono alla soluzione del problema stesso e non cercare sempre e comunque la soluzione "tarallucci e vino" per convenienza politica.
La rigidità che si applica in altre situazioni si potrebbe applicare anche nella raccolta differenziata cosa che tra l'altro ci eviterebbe le multe.
La convenienza politica è stata evidente anche nel rifiutare la soluzione del senso unico direzione Bologna in via Roma in quanto alcuni "grandi elettori" hanno fatto sapere bene al Sindaco che avrebbe perso il loro sostegno per quindi meglio non avventurarsi in scelte impopolari.
Naturalmente questo non vuol dire che non ci devono mai essere mediazioni ma è importanti che su alcuni punti chi amministra abbia delle posizioni ferme e certe anche a costo dell'impopolarità

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