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Il crollo del turismo, la resa del commercio, il silenzio della politica

Dopo i dati sconfortanti del primo semestre sul turismo  e l’ormai irreversibile crollo del commercio, ci si aspettava una risposta dell’Amministrazione e in particolare dell’Assessorato al turismo e commercio di Loiano. Un risposta che fino ad oggi non è arrivata anche se questa situazione si sta trascinando da anni.

Per quanto ne sappiamo l’Assessore non ha presentato nessun piano, nessun progetto di breve, medio o lungo respiro, nessun confronto con gli attori coinvolti né con le forze politiche. Bisogna quindi dedurne che non reputa grave la situazione o ne è poco interessato.

 Ad  aggravare, se possibile, ancor più questo desolante panorama c’è anche la situazione dell’Ospedale . Sembra infatti ormai certo che una qualche forma di riorganizzazione o depotenziamento sarà inevitabile. Si spera che ne venga scongiurata la chiusura. Ma l’Amministrazione come si sta organizzando per quello che potrebbe essere il ‘colpo di grazia’ per il paese? Cosa succederebbe se l’Ospedale perdesse quelle motivazioni  che richiamano comunque un residuo turismo estivo?  Le conseguenze sono facilmente immaginabili ed avrebbero ripercussioni su tutto il tessuto imprenditoriale e sociale.

 Il ruolo degli amministratori è proprio quello di avere una visone di lungo periodo e, se possibile, anticipare e risolvere le problematiche della comunità. E’ anche vero che la politica non può entrare nelle tasche (e nella testa) dei commercianti  ma può almeno dare un segnale di presenza .

Noi del Movimento 5 Stelle di Loiano abbiamo già sollevato più volte la questione anche con proposte che possono o meno piacere, ma che almeno vogliono dare un contributo alla discussione. Riepiloghiamo brevemente quello che proponiamo:

  • indire immediatamente un incontro con la cittadinanza per aggiornare sulla situazione  e sui dati
  • incontrare insieme commercianti e cittadini così da scambiarsi idee e punti di vista
  • organizzare un tavolo di lavoro continuo con le forze politiche, associazioni, volontari ecc per cercare insieme di affrontare la questione
  • attivarsi in settori del commercio che devono essere creati, rilanciati o salvaguardati
  • rilancio del commercio locale e a km 0
  • cercare accordi  con i Comuni limitrofi per offrire un pacchetto turismo su larga scala
  • impegno concreto per lo sviluppo del turismo dall’estero
  • recuperare risorse da investire nel rilancio del turismo con progetti mirati

Questo potrebbe essere solo un primo passo a cui deve poi seguire un impegno concreto di tutti. Ovviamente ci vuole la volontà politica di farlo.

novembre 2012

 

Movimento 5 Stelle Loiano

movimento5stelleloiano@gmail.com

data pubblicazione: 
Domenica, 4. November 2012 - 12:14
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Commenti

Ieri sono stato ad un incontro organizzato presso l'hotel cristal di Monghidoro da vari attori del turismo locale e ho avuto il grandissimo piacere di conoscere Marco Tamarri
credo assessore di Porretta.
Naturalmente sono rimasto colpito dalla sua carica ma anche dalle esperienze che riportava e da come sapeva riportarle a chi ascoltava.
La cosa che però ho capito bene è che se vogliamo pensare ad uno sviluppo turistico che possa dare qualche possibilità di svluppo a questo territorio è indispensabile che i primi a crederci siano proprio i comuni del territorio e che lo dimostrino investendoci soldi ed energie .Non è sufficiente costituire proloco o dare qualche fondo ai vari assessori che sono "quasi volontari".
Marco raccontava di aver raggiunto risultati importanti ma oltre alla sua professionalità ed al suo entusiasmo è indispensabile che le Amministrazioni investano fondi IMPORTANTI anche in collaborazione con i privati.
Altro discorso importante è stato quello di "pensare alla gallina di domani e non all'uovo di oggi" cioè investire sul futuro e non sul ritorno diretto e immediato.Questo discorso l'ho fatto più volte anche ai commercianti di Loiano che però spesso non l'hanno capito ....anzi .....

Mi sono appena fatto il calcolo dell'imu per la bottega da 400 euro che pagavo siamo arrivati a 800!!!!!!!!!!!!CHE DOBBIAMO FARE,DARE DA MANGIARE ALLA GALLINA PERCHè FACCIA LE UOVA PER MANDARE AVANTI QUESTO SISTEMA CORROTTO E INCAPACE O UCCIDERE LA GALLINA? cioè conviene lavorare se poi non rimangono che poche briciole se le tasse ogni giorno sono sempre di più,i balzelli ,le normative, ci obbligano a passare più tempo dal commercialista che al lavoro,e quando siamo al lavoro non abbiamo più la tranquillità necessaria?

In questo momento storico di grande difficoltà tutti ci dobbiamo confrontare con una stretta economica pesante, ancora più pesante per chi ,come Loiano ,ha "dormito sugli allori" di 40 anni fa.Sono oramai 20 anni che la globalizzazione ha reso il nostro turismo poco competitivo anche in zone molto più importanti della nostra.
Lamentarsi dell'aumento dei costi di gestione di una azienda è un diritto sacrosanto ma la differenza la fa proprio il problema che lei pone:Chiudiamo tutto o proviamo a rinnovarci anche a costo di ENORMI sacrifici e rischi?
Queste sono le tematiche che bisogna porre a noi stessi, alle nostre associazioni di categoria e alla politica locale.
Il mio parere è che l'unione fa la forza , che è giunto da un pezzo il momento di condividere scelte ed obiettivi, e soprattutto di rischiare.
Il rischio è parte integrante del fare impresa e solo affrontandolo senza paura ma con preparazione e conoscenza si potrà provare ad andare oltre.
Caro James Bond qui non servono agenti segreti ma eroi pronti a buttarsi senza paura, a te come a tutti toccherà decidere da che parte stare se da quella di coloro che si arrendono o da quella di coloro che osano

grazie per la bella replica,in effetti da commerciante a commerciante ci si comprende.Sono d'accordo che dobbiamo essere uniti,ma non mi sembra che tra di noi ci sia questo gran accordo anzi a volte mi sembra che regnino l'ipocrisia e la cattiveria,per esempio se qualcuno ha delle buone iniziative(vedi festa della birra)c'è sempre chi è pronto a rovinare tutto magari solo per invidia che è un'altro sentimento molto diffuso e che tra tutti è quello peggiore tra i commercianti,perchè porta a criticare ogni iniziativa altrui e tende a bloccare ogni forma di novità.E poi come dici tu ci vuole perlomeno l'appoggio dell'amministrazione politica,bè a riguardo possiamo solo metterci a ridere io personalmente sono anni che noto un comportamento indifferente e di parte.Fatti i conti considerata la mia età( magari avessi il coraggio e l'entusiasmo di james bond),io non me la sento più di rischiare. COMUNQUE TI VEDREI BENE COME FUTURO SINDACO...MA SENZA CONVENIENZE

L'appoggio dell'amministrazione per cosa??? Se io apro un'attività, ci so fare, ho belle idee, trovo il modo di attirare la gente, allora tale attività sarà fruttuosa. Se apro un'attività tanto per farlo, allora non mi devo lamentare. Purtroppo ormai la concorrenza degli iper è devastante, o si fa qualcosa di particolare oppure si soccombe. Ad esempio ottima l'iniziativa di aprire un negozio di frutta e verdura, a Loiano mancava (e la frutta e verdura di Coop e Conad non può certo competere). Se i prezzi saranno ragionevoli come sembra e la qualità sarà buona, il negozio avrà successo. Ad esempio un bel negozietto è sempre stato quello di Franco Benni, certo un po' caruccio, ma lì trovi cose molto particolari che altrove non sono presenti, quindi la gente ci va. La qualità dei prodotti è sempre ottima. Quindi: originalità e qualità. Se no non funziona. E la colpa non è certo dell'amministrazione. Magari se qualcuno volesse aprire un negozio di articoli casalinghi, senza che si debba per forza andare a Monghidoro...

alla luce di questo commento,posso solo dire largo ai giovani,visto che sei del 74'.Spero che facciate maglio di noi che lavoriamo in proprio tanto per fare ormai da quasi 40 anni,e visto che non avete bisogno di aiuti BUONA FORTUNA.

La politica ha sempre il dovere di capire quali sono le esigenze della popolazione e, con le scelte politiche, ne determina la realizzazione.
Il fatto che il paese stia morendo non è dato solo dalla buona o cattiva gestione degli esercizi commerciali ma anche da errori compiuti negli anni dalle diverse amministrazioni.
Costruire una scuola piuttosto che una piscina, edificare palazzi invece che zone residenziali, destinare fondi e forze in un settore piuttosto che in un altro sono tutte scelte politiche che negli anni ci hanno portato qui (naturalmente insieme ad altri fattori che non dipendono dalla gestione locale).
L'appunto che si fa ai nostri politici è quello di non aver capito cosa stesse cambiando nel mondo e di essere conseguentemente costretti ad assecondare i cambiamenti invece che precederli.
Tutto questo non toglie ai commercianti il dovere di fare il loro lavoro con criterio e spirito di iniziativa anche se capisco bene che gli incentivi morali e gli stimoli siano veramente pochi.
Nella mia poca esperienza ho scoperto che i "debiti per investimenti" sono un grande stimolo per fare il proprio lavoro in maniera innovativa.
Per chiudere cito una frase che mi sta a cuore:CHI LOTTA PUO' PERDERE MA CHI NON LOTTA HA GIA' PERSO.

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