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Con l’ allargamento dell’Ospedale, chiuderà La Casa Residenza Simiani

La Casa Residenza Simiani  a Loiano è  anche conosciuta come ‘il Cadiai’, dal nome della Cooperativa che la gestisce dal 1987.  Come è stato comunicato qualche mese fa, con la trasformazione in Os.Co (Ospedale di Comunità) del Simiani, la Casa Residenza verrà chiusa e lascerà il posto alla lungo degenza dell’Ospedale. La struttura ospita 25 persone non autosufficienti e vi lavorano 20 operatori.

La chiusura, inizialmente annunciata per il 2024, è stata progressivamente anticipata ed oggi si parla di una cessazione  già nei prossimi mesi. Gli ospiti dovranno quindi trovare una nuova residenza ed i dipendenti essere ricollocati.

Resta l’amarezza per un pezzo di storia di Loiano che se ne va nel silenzio e indifferenza generale, soprattutto delle Istituzioni. L’allargamento dell’ Ospedale ed i soldi che arriveranno, hanno fatto dimenticare la struttura e le persone che per decenni hanno reso un servizio essenziale alla comunità. 

Grazie, grazie al CADIAI, al Responsabile sig. Luigi Spataro e a tutti gli operatori per il lavoro di questi anni

data pubblicazione: 
Giovedì, 18. August 2022 - 6:52

Commenti

Pensando a tutti quelli che negli anni ottanta hanno lottato per avere questo servizio mi viene il voltastomaco.
Non si potrebbe spostare in altri locali magari adeguando strutture che già ci sono???? Es.ex scuola media????
Questa struttura era stata fortemente voluta per aiutare i poveretti che come al solito saranno gli unici a rimetterci.
Qualcuno di questa amministrazione ha provato a trovare un'altra soluzione oppure dobbiamo sempre cancellare tutto quello che di buono hanno fatto in passato????
In più di uno si staranno rivoltando nella tomba.

Ha ragione è veramente uno schifo questo disinteresse per la struttura e le persone anziane e chi ci lavora. Certi "amministratori" dovrebbero nascondersi.

L'ampliamento dell'ospedale puo' sembrare una notizia positiva, ma se deve andare a discapito della chiusura di una struttura consolidata e veramente utile al territorio lascia piuttosto interdetti. Come non prevedere prima un ricollocamento della casa di riposo Simiani?
Qual è la soluzione che le istituzioni hanno trovato per garantire alle persone del territorio lo stesso servizio presente fino ad oggi; come mai non ne siamo a conoscenza?

Tutti sapevano e nessuno parlava !! Nessuno ha fatto nulla x Aiutare i 20 operatori della struttura!! Questo è loiano!! Adesso vediamo cosa faranno senza Dottori è infermieri x allargare questo Magnifico Ospedale!!

Dopo tanti anni sono riusciti a buttare fuori 25 Anziani e 20 operatori solamente x interessi politici i!! Vergogna !! Ampliare una struttura senza Medici e infermieri x il gusto di spendere i soldi del PNNR !! E NESSUNO HA FATTO NULLA NE SINDACO E NE CADIAI!!! QUESTA È L'ITALIA DI OGGI !!!

Accanto all'aumento dei posti letto presso l'Ospedale di Loiano, mi auguro che ci siano ancora abbastanza fondi del PNRR per un incremento dei servizi diagnostici ambulatoriali a disposizione degli abitanti del territorio , ad esempio uno strumento per la risonanza magnetica o per effettuare una TAC; non dimentichiamoci che con la telemedicina uno specialista può esaminare i risultati ed effettuare una diagnosi senza essere fisicamente a Loiano. Se i servizi diagnostici in loco sono efficienti, i cittadini delle vali ne hanno un grosso vantaggio non dovendo percorrere distanze che sono sempre superiori a 30 Km per effettuare un esame diagnostico ed inoltre, aumentando i servizi localmente, si allontanerebbe la minaccia, come successo in passato, che l'ospedale possa sembrare superfluo per il territorio.

In effetti si può fare molto , a volte con poca "spesa" per aumentare la efficienza ma purtroppo da tanti anni sull'ospedale aleggia più un clima "propagandistico" che una strategia concreta; abbiamo proposto : sedute della "commissione invalidi" da tenere a Loiano per i pazienti del territorio ; possibilità di ottenere un "secondo parere" per via telematica; organizzazione di corsi per smettere di fumare (c'è disponibilità del volontariato a supportare la iniziativa); cartella clinica orientata (per fare emergere tutte le eventuali patologie lavorative con le possibili ricadute positive dal punto di vista assistenziale); adeguamento delle prestazioni alla domanda (per esempio gli operatori della fisioterapia esprimono certamente una alta professionalità anche sul piano relazionale : ma un raddoppio degli operatori eviterebbe attese enormi ); istituzione di un nucleo di valutazione epidemiologica per la valutazione del nesso ambiente/salute (anche qui si può contare sul volontariato) ; verificare la fattibilità di evitare prelievi venosi , per esempio, per il monitoraggio degli anticoagulanti e in particolare per i pazienti più anziani, ricorrendo al prelievo dal dito (A BOLOGNA CITTA' LA QUESTIONE PARE ALL'ORDINE DEL GIORNO ); dare maggiori informazioni ai cittadini: nel recente episodio del "morso di vipera" la stampa ha quasi "rimproverato" il paziente che ha subito il morso : è vero che l'antidoto non deve essere usato nell'ospedale di Loiano ma, a parte che le vipere non sono solo a Ferrara quindi è il caso che anche la Ausl di Bologna abbia in dotazione l'antidoto, i cittadini sanno che devono chiamare il 118 piuttosto che fare una corsa all'ospedale locale che rischia di essere una perdita di tempo ?
In conclusione : auspichiamo che si possa costituire un gruppo di lavoro che finalmente riesca a focalizzare alcune proposte concrete, ragionevoli e fattibili per potenziare le prestazioni sanitarie il che a volte si può fare con spese contenute o addirittura a costo zero attivando sinergie e criteri ergonomici.
Grazie della attenzione.
Vito Totire, rete euopea per la ecologia sociale

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