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Story

Sentiero CAI, "Non tocca al Sindaco la ricerca di una soluzione alternativa".

"Al Sindaco  competono il rispetto dei diritti e delle regole, le scelte politiche". 

Riceviamo e pubblichiamo

Caro Fabrizio ti scrivo dopo la pubblicazione dell’articolo sul Carlino in merito alla oramai triste vicenda del sentiero 941.

Sai con quanta dedizione e passione mi dedico alla pulizia ed alla manutenzione dei sentieri CAI del nostro territorio e quante ore spendo per tentare di dare una opportunità in più alla sua valorizzazione e per questo mi dispiace leggere le tue parole perché non si addicono ad uno che occupa il tuo ruolo istituzionale. Non tocca al Sindaco la ricerca di una soluzione alternativa. al Sindaco  competono il rispetto dei diritti e delle regole, le scelte politiche. 

La signora Monari dovrà risolvere da sola con il CAI e con l’ufficio tecnico la questione e sarà lei a dover chiedere di chiudere il passaggio o a dimostrare di averne eventualmente già il diritto e sarà sempre lei a dover portare i documenti e far le richieste necessarie alle modifiche che le interessano e sarà sempre lei a accollarsi gli eventuali costi. A te, come alla tua amministrazione spetterebbe invece il compito di dire cosa ne pensi, se ti sembra giusto o sbagliato indipendentemente dal fatto tecnico, a te spetterebbe il compito di salvaguardare l’interesse pubblico a discapito di quello privato, a te spetterebbe il dovere di chiarire con la consigliera che forse non è il momento migliore per intraprendere certe iniziative , a te toccherebbe quella moral suasion che un Sindaco deve utilizzare in questi casi per evitare che si alzi un polverone dannoso per tutti e soprattutto per il paese che governi.

Tristissima è la vicenda delle denunce fatte dalla Monari per tentare di avere una ragione o una rivalsa su chi la contesta nella speranza di mettere a tacere queste persone . 

Per come ti conosco mi aspetto che al più presto tu prenda la posizione politica giusta per Loiano al di là delle carte e mi aspetto anche un tuo chiarimento con la signora consigliera Monari al fine di evitare che la suddetta contesti il passaggio a chi cammina su un sentiero e strada pubblica (dato che pare che di questo si tratti) almeno finché non sarà chiarita la vicenda .

Cordiali saluti 

Andrea Bovina “Bovaz”

data pubblicazione: 
Venerdì, 21. August 2020 - 15:47

Commenti

Il sig Bovaz ha centrato in pieno il problema a mio avviso. Non si capisce appunto perché un sindaco pagato da tutti si impicci di questioni di un privato e le tenga la parte solo perché è una sua consigliera. Fossi in lui lascerei che la signora si arrangi e faccia valere le sue ragioni ( se le ha ) anche a rischio di perderla nel suo gruppo. Ma da quello che leggo non sarebbe poi questa gran perdita

Concordo, come ho sempre detto, sul fatto che questa sia una questione strettamente privata che auguro alla Sig.ra Monari e alla sua famiglia di risolvere al più presto e che il sindaco (come del resto TUTTA la giunta) non dovrebbe occuparsene. Se poi la Sig.ra Monari ha fatto delle querele avrà avuto le sue ragioni per farle, e credo che io al suo posto avrei fatto lo stesso vista l' "attenzione" che Loianoweb e Il Resto del Carlino (informato da chi?) hanno riservato alla sua persona e alla sua famiglia. Come è stato detto dovrebbero essere e restare affari privati. Auguro solo una veloce conclusione della faccenda senza ulteriori interferenze.

Loianoweb, il Resto del Carlino, le varie pagine facebook e blog hanno riportato la notizia e nel nostro caso abbiamo dato spazio anche alle varie repliche. Secondo lei andavano quindi tutti querelati perchè hanno dato 'attenzione' alla vicenda in cui è coinvolto anche un personaggio pubblico? Credo che lei abbia una idea un pò distorta dell'informazione.

Come Lei mi insegna le notizie si possono dare in molti modi diversi, e soprattutto i commenti tendenziosi e che sminuiscono la persona ed il suo pensiero sono cadute di stile che possono danneggiare più delle azioni. I vari siti che Lei ha citato sicuramente hanno avuto una fonte comune, o mi sbaglio? Comunque ognuno è libero di dire e fare ciò che vuole, basta che poi sia disposto a pagarne le conseguenze. E qui chiudo perché si è parlato anche troppo di una questione che dovrebbe essere privata.

Mi spiace deluderti GL ma personalmente la conosco da 40 anni e ti posso dire che non è come qualcuno scrive di lei, quello che si legge non sempre è verità, la gente bisogna conoscerla personalmente. Se poi qualcuno sbaglia deve pagare punto e basta. Personalmente credo che questa cosa ha già fiaccato i maroni e secondo me il resto del carlino deve smettere di ascoltare tutti. Possibile che all'ordine del giorno del comune debba esserci questa questione? Non abbiamo niente di più serio di cui la giunta deve occuparsi? Personalmente non capisco maggioranza e minoranza.

Minnillo il fatto che tu la conosca non significa che ci sia un diritto. Non mi pare che nessuno l'abbia offesa o calunniata. Certo è difficile comprendere come mai i sentieri sono belli e utili per lo sviluppo del paese ma non se passano da casa mia. Ribadisco che attendo che la signora Monari mostri i documenti che la autorizzano e la discussione finirà immediatamente.

Credo che dire solo la mezza messa senza menzionare il fatto che altri proprietari hanno vietato l'accesso al sentiero ma accanendosi solo sulla consigliera, quasi sottintendendo che abbia fatto valere il suo ruolo politico (cosa che non mi risulta) per infrangere le regole potrebbe aver fatto arrabbiare qualcuno. Credo anche che ognuno ha il diritto di dire ciò che pensa fermamente ma con educazione e rispetto come tra l'altro hai sempre fatto tu (e non credo che tu sia stato querelato per questo), purtroppo però non rispondere sui contenuti ma permettersi di ridicolizzare l'articolo scritto dalla Consigliera come se raccontasse solo bugie e non abbia nessuna importanza tanto da poterci solo ridere su (come ha fatto qualcun altro) non credo che faccia trasparire rispetto ed educazione....
Rispetto chi, anche se non la pensa come me, non offende e rispetta il mio pensiero e per questo ci vediamo presto a mangiar le tue ottime crescentine!
P. S.: Minnillo dice che il fatto di conoscere la consigliera da 40 anni non le dà automaticamente nessun diritto, ma fa capire che la persona descritta negli articoli e nei commenti non è esattamente come viene ritratta. Forse prima di giudicare si dovrebbe almeno parlare con lei.

Alessia io la conosco bene e abbiamo avorato assieme a lei e a suo marito alla Batdura per diversi anni, ho preso il the a casa sua e sono stato ringraziato quando ho cominciato a pulire quel tratto di sentiero. Non so perché le cose siano cambiate e non mi interessa saperlo. Io difendo il pubblico dai soprusi del privato sempre e comunque anche pagando un prezzo alto

Caro Andrea,
nell’articolo del Carlino ci sono diverse inesattezze e ho già inviato un pezzo che credo sarà presto pubblicato. Concordo con quanto affermi, si tratta di un problema privato che non riguarda il ruolo di consigliera comunale di Monari Raffaella. La minoranza ci ha inviato però sull’argomento due interrogazioni e naturalmente dobbiamo rispondere. Concordo pienamente anche sul fatto che al sindaco spettano il rispetto dei diritti e delle regole e le scelte politiche. Se esiste un diritto del pubblico sicuramente sarà fatto rispettare, però dall’esame della documentazione attualmente in possesso dell’ufficio tecnico comunale un tale diritto non risulta. Non pensiamo di modificare il percorso 941, però abbiamo affermato che ci potranno essere soluzioni alternative, stiamo infatti ragionando su un anello che raggiunga il paese dal nuovo sentiero “Linea Gotica” in fase di attuazione e credo sia inopportuno farlo passare in quel tratto contestato. Riguardo al passaggio del percorso 941 nelle proprietà dei privati (la consigliera Monari Raffaella non è l’unica proprietaria) ti posso assicurare che è attualmente libero e percorribile, ci sono invece altri punti dello stesso percorso 941 il cui passaggio è stato interdetto, ma stranamente nessuno ne parla. Riguardo al polverone creato credo che per onestà intellettuale dovrai convenire che non proviene da me e dalla mia amministrazione, ho sempre cercato di non alimentare inutili polemiche anche quando veniva distorta la realtà. Ci tengo a sottolineare che questa amministrazione non farà mai favoritismi nei confronti di nessuno. Come affermato in precedenza ci sono delle regole e dei diritti siano essi pubblici o privati e devono essere rispettati. Colgo l’occasione per ringraziarti anche a nome della nostra comunità per il preziosissimo lavoro che stai svolgendo insieme ad altri volontari nel mantenere percorribili i sentieri del nostro territorio.
Cordiali saluti.

Fabrizio ti ringrazio per la risposta e confermo che, proprio quel sentiero è stato deviato anni fa ma questo non significa che si debba fare ancora e che la cosa sia giusta. Negli anni sono stati deviati i "fangacci" sentiero 915, "campo more" sentiero 941, "le fosse" sentiero 941, arati tratti del 901 a Roncobertolo e a Cà nova del Gallo, chiuso il 913 in località Varosola. Tutte queste modifiche hanno sempre reso la percorribilità dei sentieri più difficile, più complicata da mantenere e a volte impossibile.
Una inversione di tendenza è necessaria come è necessario che le amministrazioni facciano il possibile per la salvaguardia della rete sentieristica anche facendo le dovute azioni di difesa.

Ho letto l'articolo del Sindaco di oggi e vorrei fare alcune osservazioni. Per quanto a mia conoscenza esistono strade private ad uso pubblico e quindi è ovvia l'impossibilità di chiuderle. Come già scritto sul sito Website dell'unione dei Comuni quel tratto risulta come strada comunale oltre a questo esiste la legge regionale che stabilisce che i sentieri della rete reer hanno il diritto di passaggio. Non ci è MAI stato mostrato alcun documento che comprovi quanto dichiarato dal Sindaco e dall'ufficio tecnico (lo stesso respo stabile di altre chiusure ed stature dei sentieri)
A questo punto sarebbe necessario capire quale legge comanda e se il Sindaco intende fare il possibile per evitare la chiusura o la deviazione del sentiero. Sarebbe anche ora che esprimesse la sua opinione dato che fino ad ora non lo ha voluto fare malgrado le ripetute richieste. Io aspetto che dica "io sono contrario ma la signora ha diritto". Ci dica anche il Sindaco che azioni intende intraprendere dato che la materia è equivoca e priva di certezze sia per chi vuole il passaggio libero sia per chi vuole chiuderlo. Quale legge prevale? Come mai l'ufficio tecnico dice una cosa diversa da website? Per quale ragione non prevale la legge regionale? Perché il Comune riclassifica le strade e non preserva i diritti di passaggio?
In via Siolo, dove c'è il divieto di transito citato dal Sindaco, il passaggio a piedi è consentito ed anche in quel caso come mai non ci si è riservati il diritto di passaggio?
Restiamo sempre in attesa di risposte e soprattutto di azioni

Ritenevo di aver chiarito bene nel mio precedente intervento -col quale avevo ben tenuta distinta la questione relativa all'esistenza di passaggio pubblico in una proprietà privata dall'altra questione diffamatoria- ma da quel che leggo mi par di capire che, mala fede a parte, si ignorino basilari principi di convivenza civile e di diritto, circostanza che ottunde le meningi e porta a intervenire un po' a vanvera.
Sul fatto che non esistono diritti di passaggio ho già detto e quindi non torno sul punto: rileggetevi bene quanto detto qui il 4 luglio scorso.
Ora: il sindaco non interviene per difendere un privato e men che meno una "sua" consigliera, bensì su una questione di passaggio PUBBLICO in una proprietà PRIVATA: se fosse come dicono certuni che egli
non deve ingerirsi, non dovrebbe fare nulla che coinvolga uno
o più privati e quindi praticamente mai. Dire quindi che "non tocca al Sindaco la ricerca di una soluzione alternativa" è una emerita sciocchezza, perchè il politico, come il legislatore, deve valutare gli opposti interessi e contemperarli.
Se ne parlerà in consiglio, che -mi permetto sommessamente di ricordare- è l'unico luogo deputato a trattare queste cose.
Veniamo ora ai punti che mi riguardano direttamente. Ha ragione Alessia Pani quando il 22
agosto ha precisato, tra l'altro, come ognuno abbia diritto di dire ciò che pensa ma che deve farlo con educazione e rispetto ("non rispondere sui contenuti ma permettersi di ridicolizzare l'articolo scritto dalla Consigliera come se raccontasse solo bugie e non abbia nessuna importanza tanto da poterci solo ridere su  non credo che faccia trasparire rispetto ed educazione").
Purtroppo il rispetto è mancato al punto da tracimare, secondo me, in aspetti penalmente rilevanti, sui quali deciderà il Giudice -unico luogo deputato a trattare queste cose- e quindi quando Bovaz dice che è "tristissima è la vicenda delle denunce fatte dalla Monari per tentare di avere una ragione o una rivalsa su chi la contesta nella speranza di mettere a tacere queste persone" erra sotto varii profili:
1.- mi vorrebbe negare il mio sacrosanto diritto di difendermi nelle UNICHE sedi deputate ad effettiva tutela (punizione penale e risarcimento dei danni, peccato si possa patteggiare);
2.- non tento certo di avere ragione attraverso una querela infondata, sperando che Bovaz Zappa & C. mi scrivano scusa scusa ritiriamo tutto
... L'idea che vuole rappresentare il nostro uomo è risibile.
Se esistesse un onere di passaggio qualcuno dovrebbe farmi una causa civile e io IN QUELLA SEDE (e non certo su Loianoweb) depositerei atti che dimostrano che semmai sono altri (gli altri proprietari) a dover subìre causa e che non esiste un
diritto di passaggio; anzi, ora che ci penso, non dovrei neanche fare questo, perchè è chi afferma che deve dimostrare che esiste!! Depositi costui atti IDONEI a provare ciò che afferma per farsi pubblicità!! Ma certo costui non può essere uno che abita a Monghidoro e lavora a Monzuno, semmai il consigliere di minoranza che parla di testimoni fantasma e che usa il suo blog invece che il consiglio...
3.- Non cerco sicuramente di mettere a tacere nessuno, sarebbe un comportamento miope; sarebbe stato sufficiente attendere il prossimo consiglio comunale, poi rispondere su Loianoweb e dire VISTO? ma il linciaggio al quale sono stata sottoposta e usata mi ha costretto a muovermi non come fossi al bar ma in termini rigorosi: sarà la Giustizia a dire come si sta al mondo.
Quanto al messaggio trasversale del buon Zappaterra (nomina sunt homina?) che callidamente parla a Tizio perchè Caio intenda con la neanche tanto velata minaccia di "controquerelare per calunnia", si vada a studiare cos'è la diffamazione e cos'è la calunnia e forse ma dico fooorse, capirà che lui ha commesso l'una e io non ho commesso l'altra. Invito anche chi interviene o mette il pollice a informarsi meglio prima di esprimersi.
A la prochaine fois.
Cordialmente Raffaella Monari

La signora Monari e chi le scrive i testi, hanno evidentemente così pochi argomenti che si riducono a fare una infantile ironia sul mio cognome. La lascio fare perché ciò conferma solo la bassa opinione che ho di lei e di chi le sta intorno. Spero sempre che tutto questo coraggio prima o poi lo dimostri anche in Consiglio Comunale  per spiegare le sue posizioni in merito al sentiero  e ripetere le sue miserevoli battute. Danilo Zappaterra

Vorrei mettere in chiaro alcune cose che vengono riportate in modo equivoco nella lettera della signora Consigliera Monari. Non mi permetterei mai di impedire ad alcuno di difendersi ma questo non mi impedisce, visto il tema trattato e i termini usati fino ad ora, di ritenere triste il ricorso a certi strumenti quindi , liberissima la signora di intraprendere azioni legali è liberissimo io di giudicarle . Chi ha ragione lo stabilirà un giudice nel caso ritenga ci sia la necessità dato che lo stesso potrebbe persino decidere di non procedere e di chiudere la vicenda cestinando la denuncia.
certamente saranno le carte e leggi a stabilire chi ha ragione e nel caso non venga riconosciuto un diritto non è detto che non si proceda seguendo altre vie.
Nei post precedenti ho più volte ribadito quali sono secondo me le ragioni per cui in quel tratto POTREBBERO sussistere dei diritti di passaggio senza mai affermare di avere la certezza ma citando leggi e ragioni che sostengono questa teoria . Come dovrebbe sapere l’avvocato che la segue in questa vicenda la materia è spesso controversa e contraddittoria ed è per quello che si rende necessario l’intervento di terzi..
Ci tengo invece a dire che la vicenda è cominciata un mese prima della pubblicazione dell’articolo su Loianoweb quando ho personalmente ricevuto la telefonata di un esponente del CAI che era stato fermato dalla signora Monari che affermava che li non si poteva passare e che era un terreno privato (anche se una cosa non esclude l’altra).
Per evitare di sollevare un polverone, ho mandato un messaggio vocale al Sindaco dove facevo presente l’accaduto e lo invitavo a parlarne con la consigliera dato che ero già a conoscenza altri episodi simili. Purtroppo il perpetrarsi di questi atteggiamenti nei confronti di altri camminatori ha indotto qualcuno a fare presente la cosa al consigliere di minoranza il quale ha poi rilevato l’incoerenza politica tra chi in consiglio dice di voler favorire il turismo lento e poi vuole chiudere un passaggio esistente da decine di anni e sul quale insiste un sentiero CAI . Comunque vada a finire questa vicenda consiglio al Sindaco di prendere una posizione chiara in merito alla vicenda e alla consigliera di dimettersi in quanto in evidente contrasto con le scelte proposte da questa amministrazione. Una volta decaduta dal suo ruolo potrà perseguire nel suo intento senza coinvolgere l’amministrazione e metterla in situazioni di imbarazzo e con molta meno risonanza mediatica. Io continuerò a pensare che la proprietà privata è un abuso in tutte le sue forme e che andrebbe abolita per legge soprattutto quando va in conflitto con l’interesse pubblico.
Per chiudere metto un po’ di citazioni in latino per darmi un tono colto:
Lupus in fabula
Alea iacta est
Cogito ergo sum
Dividi et impera
Una tantum
Urbi et orbi

Ah, adesso POTREBBE ESSERCI UN diritto di passaggio! Non avresti detto "di averne la certezza"! Ora "la materia é spesso controversa"!Tutta la sicumera dunque è svaporata?

I sentieri hanno diritto di passaggio in base alla legge regionale e questa è una certezza . In questa Nazione però non sempre legge e giustizia vanno a braccetto oppure per scelte di convenienza le amministrazioni non reclamano diritti che gli spettano. In ogni caso io non credo di aver mai scritto di avere certezze al di là di quelle che ho già citato nei vari commenti. Altro aspetto è la mia opinione personale.

Dunque, il tuttologo Bovina si erge a Giudice del mondo e giunge a sostenere che la proprietà privata non deve esistere. Egli è colui che​ ben conoscendo anche le leggi regionali titola "legge giustizia" il suo ultimo intervento. Riassumo allora il succo dei suoi precedenti interventi, nei quali tra l'altro dice: "indipendentemente dalla mia opinione su chi compie questi gesti per egoismo e per totale disinteresse dei beni comuni, della legge, del diritto di tutti mi chiedo come possano i Comuni e le Amministrazioni permettere lo scempio di un bene di tutti".... "COME MAI SI COMPERANO TERRENI SUI QUALI INSISTONO DIRITTI DI PASSAGGIO E POI CI SI BATTE PER CANCELLARLI??" ...."A tutto questo si aggiunge l’aggravante che la signora in questione si dichiara donna di sinistra e quindi, in teoria, sensibile a ciò che è pubblico e più favorevole al pubblico che al privato, e inoltre è una consigliera comunale che dimostra l’assoluto disinteresse al bene pubblico a tutela del proprio bene. Per finire mi chiedo come mai l’ufficio tecnico abbia già autorizzato altre volte la cancellazione di sentieri tramite aratura, la chiusura di strade in comproprietà con altri comuni. I tecnici da che parte stanno? Hanno la volontà e le competenze necessarie? Hanno i sindaci indicato ai tecnici quali scelte fare e come o si sono sempre piegati al volere? SAREBBE ORA DI FINIRLA DI PERMETTERE A PRIVANTUNCOLI EGOISTI DI DANNEGGIARE LA COMUNITÀ CON I PROPRI CAPRICCI."..." (ricordo al lettore che ho chiarito più volte che non esistono diritti di passaggio pubblico e nessuno si batte per cancellare alcunchè: la proprietà è non solo della sottoscritta ma anche di altri, neppure in capo ai quali esistono obblighi di dare passaggio pubblico, nè si stanno “battendo per cancellarli” perché, appunto, non esistono). Ancora: "che la signora in questione e suo marito si attrezzino per combattere i maleducati e chi abusa della loro proprietà senza per questo chiudere il passaggio. Il rispetto e l'educazione sono questioni personali e privati mentre i passaggi e i sentieri sono una questione pubblica ma forse la consigliera e il marito non capiscono la differenza. Ritengo scorretto acquistare una abitazione su una strada/sentiero e poi stupirsi se la gente passa e pretendere una privacy impossibile. Forse si tratta più di incauto acquisto piuttosto che di diritto." (Gli sfugge che l'incauto acquisto è un reato di chi acquista roba a pochissimo prezzo e da ciò dovrebbe accordersi che è roba rubata). Poi, il Dispensatore di Saggezza e di Ottimi Consigli aggiunge: "Invito il Sindaco e la giunta a rispettare il loro ruolo che è quello di difendere il bene pubblico e a non fermarsi al giudizio del solo ufficio tecnico. Toccherebbe proprio al primo cittadino il compito di difendere i diritti di tutti e quindi di fare tutto il possibile compresa la richiesta di usucapione o usufrutto o esproprio e qualunque altra via percorribile per impedire la chiusura ma anche la deviazione del sentiero". Ora, chi legge forse non sa cosa se non a grandii linee cosa siano l'usucapione, l'usufrutto e l'esproprio ma, tranquilli, Bovaz prima o poi ci spiegherà che c'azzeccano.
Mi fermo qui. Egli è il depositario della verità e lui solo ha le "competenze necessarie"; egli,da solo, può tutto e tutto gli è consentito, perchè, essendo triste che qualcuno usi la legge contro di lui, egli gode di totale impunità.

Però ancora non distingue tra la questione del sentiero in sè e le contumelie, gratuite ma dannose, nei confronti degli altri.

Lo invito allora, ancora una volta, a rileggere le mie ragioni in "Non è questione di sentiero" e, avendo notato che sa anche il latino, conosce sicuramente il detto tractent fabrilia fabri (faccia il fabbro ciò che è del fabbro): io che non so di motori non discuto di bielle col meccanico, non essendo medico non mi avventuro nel valutare il coronavirus; parimenti non sproloquio di legge, di giustizia, di equità, mi limito a dividere il mondo tra chi è in buona fede e chi no.
Raffaella Monari

Suvvia, stia serena, può darsi che Bovaz fatto un po’ di confusione, ma ciò non toglie che si tratti di facezie, come da lei affermato. Anche a me pare strano che un sentiero segnato sulle carte e che esiste (forse) da decenni non abbia nessuna “tutela”, (neanche io sono un esperto) per cui non conosco il termine esatto. Poi, ovviamente, c’è la questione politica cioè: questa Amministrazione vuole veramente favorire il turismo o chiudere sentieri? Non ultima chiarisca la sua posizione al riguardo. Per il resto, lei da una parte e CAI dall’altra sarà il Giudice a decidere. Per finire vorrei fare, anch’io, una citazione in latino “Ubi maior minor cessat” che poi è il succo di tutta la questione.

Lei confonde le opinioni con le verità. Ognuno legge quello che gli pare nelle parole altrui. Il senso lo ha capito e lo ha capito bene anche il suo avvocato. Quella strada è lì da decine di anni e forse da più di cento dato che pare fosse il vecchio tracciato della Futa, è nelle mappe regionali dei sentieri REER da 30 anni e gode quindi dei diritti e delle condizioni previste dalla legge regionale che credo abbia già letto. Malgrado tutto ciò non è detto che si riesca a salvare il passaggio ma questo non cambia il fatto che le persone come lei arrechino un danno alla comunità e al turismo locale.
Io ho invitato il Sindaco ad usare tutti gli strumenti che ha e proprio perché non conosco il diritto cito tutti quelli che conosco senza sapere quale è quello giusto. Il concetto però è chiaro credo.
È anche evidente che la parola "incauto acquisto" non può fare riferimento al reato dato che si riferisce ad un immobile e ad un terreno. Lei comunque si attacchi a tutto ciò che scrivo e continui a fregarsene del senso e del significato e ancora di più se ne freghi del suo paese, dell'amministrazione della quale fa parte, degli altri cittadini.
Immagino l'incredibile disagio che le creano le migliaia di camminatori che percorrono il 941 a tutte le ore del giorno e della notte senza mascherina con cani liberi che aspettano solo di fare i loro bisogni davanti a casa sua e immagino anche il danno creato dall 'usura delle panche del suo gazebo fatto dai sederi di chi approfitta della sua assenza per accomodarsi sulla sua proprietà. Non parliamo poi di chi uccide i Suoi alberi facendo segni bianchi e rossi con la vernice. Non ci scordiamo poi di chi scende per quel sentiero solo con l'intento di ledere la sua sacrosanta privacy.
Come le ho già scritto io ho una mia opinione ed una mia ben precisa idea sulla vicenda ed ho anche una mia verità che non è detto che sia la stessa che verrà riconosciuta dalla giustizia.
Unica cosa certa resteranno i sui atti e le sue prese di posizione e per queste ci sarà anche il giudizio dei cittadini.

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Caro Bovaz, permettimi un ultimo commento: continui ad accusarmi di cose non vere. E questa è diffamazione.
Raffaella Monari

Per un problema tecnico (forse hacker) alcuni commenti anche passati, potrebbero essere stati eliminati. Chi vuole può ovviamente riscriverli . Scusate 

Avevo scommesso con mio marito che ti saresti attaccato alla facezia evitando risposte nel merito...

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