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Movimento 5 Stelle E. Romagna: stop alle trivellazioni in Appennino

tratto dal sito : Movimento 5 Stelle E. Romagna

 

La Regione dica "stop" allo sfruttamento a fini estrattivi di eventuali giacimenti di idrocarburi presenti sul territorio regionale!


Oggi abbiamo depositato una RISOLUZIONE URGENTE (che quindi, secondo i criteri d''urgenza' regionali, verrà discussa il 29 e 30 marzo2011...) perché si assiste con preoccupazione a un proliferare di richieste per la ricerca di idrocarburi.

Ora sono in corso tre Valutazioni di impatto ambientale sui permessi di ricerca, denominati 'Fiume Reno', 'Fiume Secchia', 'Fiume Panaro', di cui alle istanze presentate dall'Hunt Oil Company of Italy. I territori oggetto di ricerca però, ospitano numerose Aree Protette appartenenti al sistema Natura 2000, Parchi e Riserve Naturali, elementi di alto pregio ambientale e paesaggistico, siti a valore storico-testimoniale.

Se ciò non bastasse, poi, presentano ampissime aree interessate da fenomeni di dissesto idro-geologico e in generale delicate e ad orografia complessa. E contrariamente a quanto sostenuto dalla Ditta proponente il Piano Energetico Regionale assolve, anche in termini di fabbisogni di idrocarburi, ai bisogni richiesti dal tessuto artigianale e industriale della Regione.

Infine, le trivellazioni usano sostanze pericolose, e l'estrazione comporta rischi di inquinamento dei terreni, dell'aria e delle falde acquifere con prodotti cancerogeni, rischi di esplosioni, di perdite di gas pericolosi per la viabilità. Tutti i Comuni interessati dallo scellerato progetto hanno più volte espresso la loro contrarietà, ma sembra ormai fatto assodato che le necessità delle comunità non vengano ascoltate.

E' dunque essenziale che, da parte sua, viale Aldo Moro si adoperi in ogni sede, e in particolare nei confronti del Ministero dell'Ambiente, perché non vengano concessi permessi di trivellazione sul proprio territorio. I cittadini dell'Appennino si aspettano che tutti i partiti politici facciano una scelta di responsabilità per tutelare la salute del territorio e di tutti noi.

ascolta l'intervista rilasciata da Andrea Defranceschi a radio Fujico

data pubblicazione: 
Giovedì, 24. March 2011 - 7:40
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Commenti

La sera del 21 marzo 2011 ho partecipato ad una riunione nella sala congliare del Comune di Sasso Marconi. Il tema della serata era le future ricerche di idrocarburi nelle nostra vallate.
Ho potuto dedurre questo: innanzitutto il dissesto ambientale che verrà provocato dalle ricerche o trivellazioni; dissesto del quale siamo a conoscenza da svariati anni (vedi la prima autostrada A1 e successiva variante di valico), poi non ci sono e non ci saranno vantaggi per le comunità locali. Le royalties non andranno alle comunità locali. Il canone annuo per la ricerca è valutato in pochi euro per chilometro quadrato. I permessi sono concessi per un periodo di 6 anni e potrebbero trascorrerne altrettanti prima che la società inizi a trivellare. Quindi uno scenario possibile potrebbe essere un territorio paragonabile a tante fette di formaggio con i buchi. Credo di poter dire che queste attività si prestano solo e solamente a fini speculativi.
Nell'anno passato altre regioni italiane hanno detto no a ricerche o trivellazioni sul proprio territorio.
Altro aspetto da non sottovalutare assolutamente è quello normativo, attualmente sono previste delle DISPOSIZIONI che HANNO PURAMENTE UN VALORE DI INDIRIZZO, si possono anche chiamare pareri vincolanti (ma sempre PARERI sono).
Credo sia più utile apporre la parola DIVIETO sulle prossime leggi.

Anch' io c'ero l'altra sera a Sasso e quello che mi ha lasciato veramente allibito (oltre alla presentazione), è che c'erano solo DUE Sindaci e quattro Assessori su 40 COMUNI coinvolti! E' questa la gente che abbiamo votato per rappresentarci?
Alberto

Apprendo, con poco stupore, che la Regione E.R. ha bocciato la richiesta di sospensione delle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi nel nostro appennino.
Dunque; la destra, per i problemi locali si astiene, la sinistra, al contrario, si pronuncia, ma in modo negativo, vale a dire, SI ALLE TRIVELLAZIONI.
A ben ricordare, durante la serata del 21 marzo, un esponente politico di un comune, nostro vicino, sollevò l'ipotesi di una "qualche" opera di compensazione a fronte del danno ambientale (certo e quantificabile) che le trivellazioni andranno a provocare.
Ciò detto, sarebbe possibile parlare di "mercificazione" o "meretricio" dei nostri territori??
Nella vallata del Setta, dal 2000 ad oggi, di opere di compensazione ne sono state fatte.....ma siamo certi che abbiamo realmente "compensato" il danno eco-ambientale che la variante di valico ha portato?

La sera del 21 marzo il Sindaco del Comune di Loiano (al termine di un intervento non privo di senso), si è lasciato sfuggire: "... e poi queste trivellazioni non prevedono compensazioni ai Comuni". Ciò ha lasciato intendere che se ci fosse stato qualche ritorno economico il progetto si poteva anche approvare. La prova provata che , come sempre, quello che interessa ai nostri amministratori è il numero in basso a destra.

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