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Per l'ipotesi di arrivo di migranti a Barbarolo, l'Amministrazione ha incontrato i residenti della frazione

L'incontro si è svolto il 30 agosto scorso. Durante il Consiglio Comunale è stato letto il verbale dell'incontro

Il 30 agosto scorso a Barbarolo si è svolto un incontro pubblico fra i residenti della frazione e l’Amministrazione  in tema di migranti.

Dopo le notizie uscite sul Resto del Carlino e sul web su un progetto di alloggiamento di quattordici minori migranti non accompagnati in uno stabile di via Della Valle, gli abitanti della frazione hanno sollecitato le Istituzioni per ottenere informazioni e chiarimenti.

La richiesta di un confronto è avvenuta tramite lettera che i residenti hanno inviato ai membri del Consiglio Comunale, al Sindaco della Città Metropolitana ed al Prefetto (allegata). 

Nello stesso momento e con la stessa finalità anche il Consigliere del Movimento 5 Stelle Danilo Zappaterra aveva presentato un’interrogazione.

Di seguito ed in allegato il verbale dell’incontro letto dal Sindaco durante il Consiglio Comunale del 5 settembre.

VERBALE DELL'INCONTRO PUBBLICO DEL 30.08.2017 

Il giorno 30 agosto 2017, alle ore 20:30, nel piazzale antistante la Chiesa di Barbarolo di Loiano, si è tenuto un incontro pubblico avente il seguente ordine del giorno: 

- Situazione inerente i migranti e eventuale sviluppo nella frazione di Barbarolo. 

L'incontro è stato preceduto da avviso di convocazione da parte dell'amministrazione comunale del 16.08.2017, inviato con posta ordinaria .
Nelle more della spedizione, il 19/08/2017 partiva, a mezzo raccomandata A/R, una lettera con richiesta da parte di una rappresentanza dei cittadini di Barbarolo avente stesso oggetto e indirizzata, oltre che al Sindaco del comune di Loiano, ai membri del Consiglio comunale, al Sindaco della città metropolitana di Bologna, all'amministratore unico ASP città di Bologna, al Prefetto di Bologna, allegata al presente verbale. 

Alle ore 20:30 sono presenti all'incontro, oltre a circa 70 residenti della frazione Barbarolo: - il Sindaco di Loiano Sig.ra Patrizia Carpani
- il Sig. Paride Lorenzini, Resp.le ASL San Lazzaro
- l’Amministratore delegato della Coop.va Camelot Sig. Carlo de Los Rios 

- la Sig.ra Anna Viola Toller, coordinatrice dei progetti di seconda accoglienza per minori non accompagnati della Coop.va Camelot
- il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Loiano Maresciallo Marco Chiricò. 

Fra il pubblico sono presenti anche: il Vicesindaco del Comune di Loiano, Alberto Rocca; l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Loiano, Giulia Celsa Naldi; il Consigliere Massimo Bianconcini; il Consigliere di opposizione del Movimento 5 Stelle Danilo Zappaterra. 

Il Sindaco Sig.ra Carpani apre l’incontro ripercorrendo la situazione attuale nel nostro Comune specificando che il numero totale di migranti assegnato a Loiano è di 14, pari al 3 per mille della popolazione residente e informa che da circa due mesi, in un appartamento di via Santa Margherita, sono già ospitati tre nuclei familiari per complessive 11 persone. I tempi di permanenza non sono ancora noti ma potrebbero essere compresi fra sei mesi e tre anni. Stante quindi il numero massimo stabilito di 14, il residuo di richiedenti asilo per il Comune di Loiano non potrebbe essere maggiore di tre; tale numero è insufficiente ed antieconomico per la Cooperativa che segue il Progetto di via della Valle 49; questo progetto potrà evolvere pertanto nel solo caso in cui il Comune debba accogliere 14 nuovi ospiti. 

Il Sindaco precisa che il Comune di Loiano ha aderito a questo progetto con delibera della Giunta n. 24 del 21.03.2017 all’interno del progetto SPRAR (Sistema di protezione per Richiedenti Asilo) affidato all’Area metropolitana di Bologna; questa adesione escluderebbe a priori il coinvolgimento del Comune di Loiano nelle casistiche di accoglienza d’emergenza, come tali sottoposte ad esclusiva discrezionalità del Prefetto e quindi non controllabili e prevedibili da parte dell’Amministrazione comunale. Ribadisce che, in considerazione del fatto che 11 migranti sono ad oggi già alloggiati presso la struttura sita in Loiano in Via Santa Margherita, allo stato attuale dei fatti, ella autorizzerà l’insediamento in via della Valle 49 di un numero di migranti pari alla differenza tra il totale di 14 (quattordici) migranti assegnato al Comune di Loiano e le 11 (undici) persone già accolte, ovvero autorizzerà l’accoglienza di soli 3 (tre) migranti, il che si tradurrebbe di fatto con la non realizzazione del progetto della Camelot di via della Valle 49. Solo nell’ipotesi che si concluda l’accoglienza di via Santa Margherita potrà realizzarsi l’accoglienza in via della Valle 49 di un numero massimo di 14 migranti minori non accompagnati. In questa prospettiva, attualmente, sia l’Ufficio Tecnico che il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) stanno valutando se l’alloggiamento di via della Valle 49 risponde ai requisiti minimi di legge richiesti dalle normative vigenti e non hanno ancora rilasciato alcuna autorizzazione abitativa per detto stabile mentre lavori di adeguamento sono programmati per quanto concerne l’impianto fognario, in quanto è già noto che non è in regola con la normativa vigente. 

Il Sindaco chiarisce che il progetto di via della Valle 49 discende da un rapporto fra privati, indipendente dal processo decisionale del Comune che si limita a controllare che le regole di inizio attività siano state rispettate e che ci sia l’idoneità a svolgere l’attività. 

 

Il Sindaco cede quindi la parola al dott. Paride Lorenzini che fornisce delucidazioni sulla normativa che regola l’accoglienza, sulle sinergie tra i vari soggetti coinvolti e sulla situazione complessiva a livello di Distretto socio- sanitario di San Lazzaro, esponendo diverse esperienze fra cui quella di Monghidoro dove sono attualmente ospitati 25 migranti. Ricorda che anche nel Comune vicino vi sono state inizialmente forti opposizioni da parte dei residenti. Resistenze che ad un anno di distanza si sono positivamente risolte, dando vita ad una pacifica ed amichevole esperienza. Sottolinea che l’obiettivo del Distretto S.S. è quello di governare queste situazioni cercando di limitare il più possibile ingerenze da parte della Prefettura che spesso obbliga i Comuni ad una accettazione forzata di richiedenti asilo. 

 

Il Maresciallo Chiricò sottolinea l’impegno con cui i Carabinieri controllano giornalmente il territorio non solo di Loiano ma anche dei Comuni limitrofi. Conferma che qualora nello stabile indicato dovessero essere ospitati i migranti, questo si aggiungerebbe ai punti sensibili su cui vigilare con particolare attenzione. La Stazione loianese è oggi a pieno organico e questa è un’ulteriore rassicurazione sulle capillari verifiche effettuate quotidianamente. 

Da parte della cittadinanza presente viene espresso pieno apprezzamento al lavoro dei Carabinieri di Loiano. 

 

I rappresentanti della Cooperativa Camelot chiariscono che i ragazzi oggetto del programma di accoglienza avrebbero un’età compresa tra i 15 e i 17 anni; dichiarano che generalmente in tali casi il progetto di inserimento, e quindi il tempo di permanenza del minore nella struttura, copre fino a sei mesi dopo il compimento della maggiore età, salvo non intervengano modifiche del programma come per esempio l’inserimento in famiglie o, dopo il compimento della maggiore età, la prosecuzione dell’iter per il riconoscimento dello status di protezione internazionale o l’inserimento in un altro progetto SPRAR adulti. 

Data l’impossibilità di prevedere a priori l’evoluzione della situazione e non conoscendo ad oggi le caratteristiche anagrafiche dei soggetti inseriti nel progetto di accoglienza ne discende l’impossibilità di ottenere informazioni certe circa le tempistiche della loro permanenza nella struttura di Barbarolo. I responsabili di Camelot ripercorrono la giornata-tipo dei minorenni ospitati rientranti in questi progetti che normalmente seguono un programma di studi personalizzato, vengono accompagnati a scuola e verso gli impegni sportivi o altro. Si preparano da soli i pasti e fanno la spesa, accompagnati dagli operatori. Non avendo obblighi restrittivi, quando non hanno impegni pianificati, saranno liberi di recarsi dove vogliono. 

Gli operatori chiariscono che il numero minimo di accompagnatori è stabilito dalla legge che prevede, nel caso di 14 ospiti, due operatori nelle ore diurne e un solo operatore nelle ore notturne. Il Sig. De Los Rios, sollecitato da una domanda del pubblico, dichiara che un numero più alto di operatori non è prefigurabile poiché risulterebbe non sostenibile economicamente. 

I rappresentanti di Camelot, a richiesta, informano che è stato stipulato da tempo un contratto di affitto con la proprietà dell’immobile ma è attualmente sospeso in attesa delle risposte da parte degli Enti. 

 

Si apre di seguito un animato dibattito, con numerosi interventi dei residenti di Barbarolo, le cui obiezioni riguardanti esclusivamente i fattori di localizzazione del progetto per l’inadeguatezza delle caratteristiche intrinseche dell’immobile prescelto e del territorio sul quale lo stesso insiste, obiezioni già evidenziate nella lettera sopracitata del 19.08.2017 di un gruppo di residenti di Barbarolo, che viene allegata in calce al presente verbale e di cui si chiede lettura integrale nel corso della più prossima riunione del Consiglio comunale. 

Le obiezioni sono così riassunte: 

1. Inadeguatezza del rapporto fra il numero dei 14 potenziali migranti che dovrebbero occupare la struttura e il numero degli abitanti della frazione, tanto più che questi per le caratteristiche territoriali di Barbarolo sono dispersi in più piccoli e piccolissimi borghi distanti tra loro anche 1 km composti; nello specifico di via della Valle 49 il borgo è composto da soli cinque fabbricati, abitati prevalentemente da persone anziane, e da due aziende, una agricola e una manifatturiera.

2. Perplessità in ordine all’inadeguatezza della proporzione numerica tra soggetti ospitati (potenzialmente 14) e soggetti deputati alle attività educative, di controllo e di presidio della struttura (2) oltre tutto tenuto conto che l’edificio in questione è composto da tre unità immobiliari distinte, con ingressi separati e indipendenti, non collegati da un vano comune.

3. L’edificio scelto confina con gli immobili di residenza di due nuclei familiari, distanti pochissimi metri, ed è povero di aree cortilive, affacciando pressoché direttamente su via della Valle da un lato e potendo accedere ad un’area esterna pertinenziale sul lato opposto da cui però è separato dalla proprietà di uno di detti confinanti.

4. Via della Valle è strada di collegamento con via di Barbarolo e quindi con la strada statale della Futa; è stretta, buia e soggetta a frane e smottamenti. In inverno neve e ghiaccio ne rendono particolarmente difficoltosa la percorribilità. Non vi sono parcheggi o aree di sosta per i mezzi della Cooperativa. Non è neppure consentita la fermata di autoveicoli che potrebbe interferire con lo scorrimento del traffico dei residenti, inclusi quelli del borgo Poggiolo, e del traffico anche camionale a servizio di un’azienda agricola e di un’azienda manifatturiera nonché del mezzo comunale per la raccolta dei rifiuti che da solo occupa tutta la sede stradale.

5. La fermata delle corriere più vicina si trova a circa 3 km, raggiungibile esclusivamente a piedi (in 30 minuti) o con mezzi privati. Il centro di Loiano si trova a più di sette chilometri ed è scarsamente servito da mezzi pubblici. Bologna San Ruffillo dista 24 km (oltre un’ora con i servizi pubblici). Nelle immediate vicinanze non vi sono locali e servizi pubblici o commerciali.

6. Nella zona la copertura telefonica e wifi è spesso assente e comunque sempre molto difficoltosa.

Gli interventi dei cittadini esprimono forte e diffusa preoccupazione circa l’impatto della collocazione di una comunità di minorenni sulle abitudini di vita dei residenti e per il loro effettivo controllo, giudicato inadeguato sulla base delle indicazioni numeriche fornite e delle caratteristiche localizzative descritte che fanno ritenere l’edificio e la zona indicata totalmente inadatti per questa categoria di attività a prescindere dalla tipologia di ospiti. 

Vengono anche formulati dubbi di legittimità sulle procedure SPRAR che sottomettono le volontà degli organi elettivi di un Comune (consiglio comunale di Loiano) alle decisioni prese da un altro Comune (Area metropolitana Città di Bologna) e ad un patto (contratto di affitto) fra due soggetti privati (locatore e locatario), senza considerare gli effetti e le ricadute sociali, ambientali e di sostenibilità del territorio su cui vanno a insistere e apparentemente senza consentire una dialettica fra le Istituzioni rappresentative. Viene anche espresso sbalordimento per l’assenza di un’azione politica (oltre alle dovute verifiche tecniche) da parte Giunta comunale di Loiano a salvaguardia dei diritti dei suoi cittadini a fronte di un progetto incompatibile con il territorio di Barbarolo. 

Anche per questo motivo, viene rimarcata più volte l’assenza di preliminari e tempestive informazioni da parte dell’Amministrazione comunale di Loiano, sottolineando che l’incontro di oggi è stato richiesto dai cittadini mentre era compito dell’Ente informali sulla questione e sui suoi sviluppi. Si rimarca l’assenza all’incontro dell’Assessore con delega ai rapporti con le frazioni, Roberto Nanni. Si auspica per questo, d’ora in avanti, una maggior attenzione da parte del Sindaco e della Giunta su questa situazione e sui rapporti con i residenti. 

  • Per tutte le considerazioni esposte, i residenti di Barbarolo chiedono che:
    1. ogni incontro di frazione sia da oggi convocato con congruo anticipo e preceduto da adeguate forme di pubblicità, quindi a mezzo lettera di convocazione o avviso affisso in apposita bacheca a ciò deputata in luogo visibile a tutti, e pubblicizzato sul sito istituzionale del Comune;
    2. che sia esplicitato nella lettera di convocazione l’ordine del giorno;
    3. che con specifico riferimento al tema in oggetto, sia data comunicazione puntuale dell’avanzamento del progetto e di ogni significativo elemento di potenziale interesse per la comunità ad esso correlato, compresi eventuali lavori di adeguamento della struttura ricettiva, ai Sig.ri Paolo Venturi, Salvatore Locci, in rappresentanza degli abitanti di Barbarolo;
    4. in caso di sopralluoghi tecnici sull’immobile sia data preventiva comunicazione ai Sig.ri Venturi e Locci, onde consentire ad una rappresentanza dei cittadini di Barbarolo di essere presenti.
    5. di calendarizzare visite conoscitive presso strutture analoghe a quella che si prevede di insediare a Barbarolo
    6. di trasmettere questo verbale, così come della lettera allegata, ai Consiglieri del Comune di Loiano. 

In sintesi e concludendo, i residenti di Barbarolo chiedono che ogni evoluzione significativa del progetto sia portata a conoscenza della popolazione con la massima tempestività e trasparenza ed esaustivamente, nel reciproco interesse a scongiurare l’insorgere di cattiva o errata informazione e nel rispetto delle logiche inclusive dell’accoglienza che, in quanto tali, non possono prescindere dal coinvolgimento della popolazione in ogni fase del progetto, quindi anche in quella preparatoria. 

I relatori prendono atto delle obiezioni e motivazioni mosse dai residenti ma ribadiscono che il progetto è ancora nelle fasi iniziali. Prendono altresì atto che i cittadini hanno indicato i signori Salvatore Locci e Paolo Venturi, entrambi residenti a Barbarolo, quali loro rappresentanti e che essi manterranno un canale aperto di informazioni sia con le Istituzioni che con la Cooperativa anche al fine di calendarizzare un sopralluogo in via della Valle. 

L’incontro si chiude alle ore 23.05. 

AllegatoDimensione
PDF icon verbale 30.8.17.pdf91.77 KB
data pubblicazione: 
Martedì, 5. September 2017 - 22:17

Commenti

Ci voleva poco a predire il futuro. Come avevo ampiamente previsto dare certe informazioni ai cittadini non fa altro che peggiorare e complicare le cose.
Ci voleva poco a capire che dare certe informazioni in mano ad un popolino spaventato e timoroso di perdere la propria tradizione avrebbe creato delle difficoltà. Pur condividendo alcune delle motivazioni che renderebbero la sistemazione poco idonea ritengo anche che non si debba aver paura, che chi opera in questo difficile settore spesso si deve adeguare a sistemazioni non ottimali a causa della evidente ritrosia dei vicini, che l'accoglienza è un dovere civile e che bisogna farla nel migliore dei modi possibile. L'amministrazione, se ritiene che sia giusto accogliere queste persone, dovrà collaborare affinchè il progetto vada a buon fine oppure potrà cercare tutte le strade per osteggiarlo. Il fatto che il Sindaco abbia dichiarato che non accetterà un numero maggiore di richiedenti asilo superiore a quello previsto in rapporto alla popolazione fa già capire che la vicenda, che prima faceva in tranquillità il suo percorso, rischia fortemente di essere vanificata dalla contrapposizione dei residenti. Forse i voti valgono più dei valori e per prendere certe decisioni ci vuole un coraggio che l'amministrazione non ha mai dimostrato fino ad ora. Aspettiamo gli eventi magari questa volta dovrò ricredermi

Quindi oltre a Nanni l'unico assente era l'opposizione del PD?

caro bovaz,a costo di essere bollato per razzista,mi viene da dire prenditeli a casa tua,con la speranza che non combinino cavolate come quei 4 di rimini....,saluti.

Vorrei esprimere un semplice ragionamento non che una calda esortazione: caro Guido prega Dio e tutti i santi che onosci di non doverti trovare, con i suoi cari un domani, nella situazione in cui si trovano questi ragazzi. Potresti incontrare dei Guido come te o come quei due di Roma.Vedrai che ti passerebbe la voglia di guidare. Franco Bolognesi

Errata corrige: quei due di Firenze

Caro Guido arrivi tardi.Io ne ho già assunti , li ho ospitati a casa e per ora non mi hanno morsicato. Certo che devo tenere la catena corta !!
Anche se non fosse razzismo sicuramente è paura. Ma se invece che aver vicino dei ragazzi minorenni ti mettessero un mafioso al confino saresti più contento perchè è italiano ?
Le persone vanno conosciute al di la dei pregiudizi e dei condizionamenti dei media

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