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Dove sta andando L’A.N.P.I.?

La risposta di Renato Tattini al segretario dell'ANPI provinciale di Bologna

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la risposta di Renato Tattini al segretario provinciale dell'ANPI

 

Caro Bugni,

ho ricevuto la tua lettera nella quale tu apprezzi la mia coerenza per avere rinunciato a rinnovare la tessera per l’anno in corso avendo deciso di sostenere il SI al referendum costituzionale del prossimo ottobre.

Ti devo confessare che nonostante il tuo atteggiamento rispettoso non mi ritengo per niente soddisfatto, il motivo è presto detto:  quando il partigiano Italo Brizzi mi consegnò la prima tessera dell’A.N.P.I., citò

Calamandrei:  “IO NON CONDIVIDO IL TUO PENSIERO MA MI BATTERO’ CON TUTTE LE MIE FORZE PERCHE’ TU POSSA ESPRIMERLO” mi disse anche che l’A.N.P.I. si batteva contro il fascismo ma nel contempo

Accettava che l’M.S.I. potesse liberamente presentarsi alle elezioni, proseguendo nel suo discorso mi disse che l’A.N.P.I. rappresentava l’unità nazionale e che sarebbe stato tragico se per caso si fosse schierato a sostegno di qualche parte politica , perché doveva essere punto di riferimento di tutti gli antifascisti dai liberali ai comunisti.

                                                                                             

ESISTE ANCORA QUEST’A.N.P.I.?

A mio modesto parere purtroppo no.

E’ insopportabile che per poter scegliere da che parte stare in un referendum che lascia intatta la prima parte della costituzione, l’A.N.P.I. che dovrebbe garantire la libertà di tutti , qualcuno debba

Rinunciare alla tessera per poter sostenere il SI.

E’ INACCETTABILE CHE L’A.N.P.I. si butti in una lotta settaria che lo colloca tra rifondazione comunista e la F.I.O.M.

Io sono profondamente convinto che questa sia per l’A.N.P.I. una scelta rovinosa, che lo rinchiuderà in una deriva settaria e che in futuro forse non avrà più l’autorità di svolgere la fondamentale funzione che ha svolto dal dopoguerra ai giorni nostri

Renato Tattini

                                                                                                                                                                                           

data pubblicazione: 
Lunedì, 23. May 2016 - 12:12

Commenti

Renato credo che tu faccia confusione. Nessuno ti impedisce di esprimere la tua opinione ma se questa contrasta con i principi dell'ANPI è evidente che non puoi più stare in quella associazione visto che non ne condividi più i valori.Penso che sia proprio perché si vuole garantire la liberta di tutti che l'ANPI si schiera apertamente per il NO Poi chi ti dice che la lotta per il no appartiene alla sinistra radicale. La riforma a detta di molti costituzionalisti ci porterà sempre più verso l’uomo solo al comando e questa opzione fa sicuramente paura a tanta gente e non solo all'ANPI. Se il prezzo della MODIFICA del bicameralismo (non viene cancellato il senato) è così alto meglio tenerci stretta la situazione attuale. In una lotta a difesa dei valori fondanti della nostra costituzione non importa con chi ci si schiera ma importa difendere le cose in cui si crede.

Esprimo il mio parere, anche se non richiesto o non gradito. Se ho capito bene: l’A.N.P.I. ha garantito la libertà a tutti, e per il voto ha lasciato ai propri iscritti piena facoltà di scelta, quindi nessuno deve rinunciare alla tessera per sostenere il SI. Poi si dice: “l’A.N.P.I. rappresenta l’unità nazionale e che sarebbe tragico se per caso, si schierasse a sostegno di qualche parte politica”. Il fatto è, sempre a mio parere, che la scelta NON è a favore di QUALCHE PARTE POLITICA, ma tocca profondamente i principi e valori che tale Associazione, a torto o a ragione, si prefigge di conservare, fra cui: (Cito punto L dello Statuto) “…. Difesa della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli”. Ora, sempre a torto o a ragione la stragrande maggioranza del Congresso Nazionale si è schierata per il NO. Ora, sostenere il SI, non ti pare un po’ contradditorio? O per lo meno poco serio? Sarà insopportabile, ma mi pare che tu la scelta l’abbia fatta. Per fortuna (anche tua), c’è stato chi, a suo tempo, la scelta l’ha fatta, e quella giusta. FraBol.

P.S. non capisco cosa abbiano di settario Rifondazione e la FIOM. Se intendi: “Difendere principi e valori” hai ragione.

sarebbe curioso anche sapere cosa prova un comunistone storico come Tattini a tradire Cadorna e Parri per Alfano e Verdini

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