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Nuovo Protocollo di Intesa sul Turismo: il primo tavolo tecnico dedicato ai Percorsi Escursionisti

A Monghidoro si è svolto il primo incontro pubblico. Il prossimo il 25 marzo a Loiano

Si è tenuto a Monghidoro il primo tavolo tecnico sui percorsi escursionistici del nuovo Protocollo di intesa sul turismo. Presenti molte associazioni , operatori del settore e guide escursionistiche oltre ad  alcuni rappresentanti delle amministrazioni pubbliche. Marco Tamarri ha introdotto la serata illustrando quali sono le aspettative ed i compiti del tavolo tecnico, sottolineando  l’importanza di creare un prodotto adatto al territorio, in grado di portare nuove risorse e che debba sfruttare principalmente la rete sentieristica regionale .

Oltre ai cammini già esistenti (via degli Dei, Linea Gotica, Flaminia Minor, Via della lana e della seta e altri),  è  in via di attuazione un Cammino dei Santuari (Mater Dei), che partirà da Bologna e toccherà diversi punti sul nostro territorio. Un percorso di 130 km da fare in 6 tappe  che si ripromette di diventare meta di pellegrinaggi e di turismo religioso.

Alessandro Geri del CAI ha chiesto maggior attenzione da parte delle amministrazione nella gestione della rete sentieristica ribadendo come i Comuni debbano trovare le risorse necessarie se veramente vogliono che queste iniziative siano di sviluppo per il territorio. Si è fatto presente anche come la manutenzione dei sentieri sia interamente in mano a volontari e che , purtroppo , quando accadono eventi come la nevicata del 2017 sia necessario molto tempo per poter ripristinare tutti i percorsi. L’assemblea si è chiusa fissando un nuovo appuntamento al 25 marzo a Loiano per parlare di accoglienza.

Andrea Bovina

data pubblicazione: 
Giovedì, 14. March 2019 - 5:24

Commenti

Vorrei sapere chi passa in una proposta privata con quale diritto e o permesso ? Un sentiero dai non dovrebbe chiedere il permesso per passare in una proposta privata?

Marco, il tema è controverso e irrisolto. Per quello che so il passaggio pedonale si può impedire solo con l’apposizione di recinzioni ed anche in questi casi vanno fatti salvi i diritti preesistenti . Il CAI lavora su una rete escursionistica che in gran parte è esistente e mappata da moltissimi anni , che si muove su ex strade o comunque su percorsi che facevano parte di una vecchia viabilità e quindi , in larga parte ha diritto al passaggio. Come sempre in Italia la legislazione è lacunosa ed interpretabile per cui a volte vengono chiusi dai privati tratti di sentiero e questo comporta molte difficoltà per trovare soluzioni alternative. Diverso è il problema dell’apertura di nuovi sentieri che invece prevede il permesso da parte dei proprietari o l’utilizzo di diritti già esistenti ad esempio il passaggio su strade private ma di uso pubblico. Ricordo comunque che il CAI NON È PROPRIETARIO dei sentieri ma solo incaricato da accordi vari della manutenzione e della segnaletica. È un lavoro difficile ed importante che tutela un diritto di tutti a discapito dei voleri dei privati. In un epoca di egoismi sarebbe importante che tutti , e soprattutto chi possiede terreni, si rendessero conto dell’importanza di salvaguardare un bene pubblico .

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